Cinzia Ganeo - Image Consulting
Vidal Sassoon: L’Uomo che ha rivoluzionato i capelli

Vidal Sassoon: L’Uomo che ha rivoluzionato i capelli

Nel mondo dell’hairstyling, ci sono nomi che hanno segnato la storia, e poi c’è Vidal Sassoon: l’uomo che ha cambiato per sempre il modo di tagliare e vivere i capelli. Se oggi parliamo di tagli geometrici, di styling minimalista e di un approccio moderno alla bellezza, il merito è suo. Ma chi era realmente Vidal Sassoon? E perché la sua visione continua a ispirare ancora oggi?

Un Genio con una Forbice in Mano

Nato a Londra nel 1928, Vidal Sassoon ha avuto un’infanzia difficile. Cresciuto in un orfanotrofio, è diventato apprendista parrucchiere a soli 14 anni. Ma non voleva semplicemente tagliare capelli: voleva rivoluzionare il concetto stesso di acconciatura.

Negli anni ‘60, mentre il mondo della moda viveva un’esplosione di creatività, Sassoon ha introdotto qualcosa di mai visto prima: tagli precisi, netti, senza bisogno di piega, capaci di esaltare la struttura del viso. Il suo approccio era ispirato all’architettura: geometria, movimento, leggerezza.

Il Bob Perfetto e la Rivoluzione Minimalista

Uno dei suoi più grandi successi? Il famoso bob cut, un caschetto netto e strutturato, creato per la stilista Mary Quant, simbolo della Swinging London. Le donne non dovevano più passare ore dal parrucchiere per acconciarsi: grazie ai tagli di Sassoon, bastava un lavaggio e una veloce asciugatura per avere sempre un look perfetto.

Il suo motto? “If you don’t look good, we don’t look good” – “Se tu non sei bella, noi non siamo bravi”. Un mantra che ha trasformato il settore della bellezza.

Dalle Star di Hollywood ai Saloni di Lusso

Il suo stile ha conquistato icone come Mia Farrow, che nel 1968 si è affidata a lui per un radicale pixie cut nel film Rosemary’s Baby, un taglio che ha fatto la storia del cinema. Da quel momento, il suo nome è diventato sinonimo di innovazione e lusso.

Negli anni ‘70 e ‘80, Sassoon ha aperto accademie di hairstyling in tutto il mondo, insegnando la sua tecnica rivoluzionaria e creando una vera e propria filosofia del taglio.

L’Eredità di Vidal Sassoon

Oggi, la sua visione minimalista continua a ispirare hairstylist e donne che desiderano un look raffinato, senza tempo. I suoi tagli sono ancora attuali, perfetti per chi cerca un’eleganza senza sforzo.

Se c’è una cosa che Vidal Sassoon ci ha insegnato, è che la vera bellezza nasce dalla semplicità e dall’armonia delle forme. E tu? Hai mai provato un taglio ispirato al suo stile? Scrivimelo nei commenti!

Come Scegliere la colorazione dei capelli  Giusta per Te

Come Scegliere la colorazione dei capelli Giusta per Te

Colorazione Naturale dei Capelli: Come Scegliere Quella Giusta per Te (E Sentirti Finalmente a Casa nel Tuo Colore)

Colorare i capelli non è mai solo una questione estetica.

È una scelta identitaria. Intima. Spesso anche emotiva.

Eppure, per molte donne, il momento dal parrucchiere può diventare una fonte di stress, confusione o frustrazione.

C’è chi entra nel salone con la speranza di vedersi diversa e sperimenta mille nuance. Chi è sempre in transizione e cambia colore ogni stagione.

E poi ci sono loro: le donne che cercano, con forza e delicatezza insieme, di restare fedeli al proprio colore naturale.

Sono donne che si guardano allo specchio e si dicono:

“Questo è il mio colore. Voglio mantenerlo. Perché mi rappresenta.”

E in molti casi hanno ragione.

Perché il colore naturale – quello vero, non alterato, non schiarito o scurito a caso – è spesso il più armonioso, il più valorizzante, il più giusto per quella persona.

Ma qui nasce il problema.

 

Quando il parrucchiere “interpreta” il colore naturale

Quante volte il parrucchiere propone un biondo più chiaro per “coprire meglio i capelli bianchi” o consiglia una tonalità diversa “così la ricrescita si nota meno”?

Il risultato?

Un colore che si allontana dalla base naturale. Un tono che spegne il viso.

Un effetto finale che non somiglia più alla persona che sei.

Spesso il parrucchiere sceglie una nuance “a occhio” o si lascia guidare dalla richiesta frettolosa della cliente – che, magari, non ha ancora fatto un vero percorso di consapevolezza.

Eppure una colorazione naturale, armoniosa e luminosa è possibile, ma va pensata. Va progettata.

Non è mai una scelta casuale.

 

Il colore naturale si può riprodurre. Ma serve un’analisi accurata.

E qui entra in gioco la figura della consulente di immagine specializzata.

Per mantenere (o ritrovare) il proprio colore naturale in modo autentico e duraturo, serve prima un’analisi attenta del colore di base, del sottotono della pelle, del tono generale e dei contrasti viso-capelli-occhi.

Questa è la base dell’armocromia applicata ai capelli.

Una tecnica che non si limita a “vedere” il colore, ma lo legge, lo comprende e lo armonizza con tutto il volto.

 

Il colore naturale che ti valorizza esiste. Ma deve rispettare te.

Una volta fatta l’analisi, è possibile:

riprodurre fedelmente il tuo colore naturale, anche se devi coprire i capelli bianchi;

• scegliere tonalità che rispettano il tuo incarnato e ti donano luce, senza stravolgerti;

• mantenere il tuo colore con tecniche soft, intelligenti e che non richiedano correzioni continue.

Perché il colore giusto non stanca mai.

Anzi, ti fa sentire più bella ogni giorno. Più autentica.

Più… te stessa.

 

Vuoi scoprire il tuo vero colore naturale e imparare a valorizzarlo?

Prenota una consulenza personalizzata con me.

Ti guiderò passo dopo passo a trovare il colore che ti fa brillare – davvero.

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Il colore che illumina la primavera

Il colore che illumina la primavera

Hai mai indossato un colore e sentito subito che ti valorizzava? Ti guardi allo specchio e… wow, il viso si illumina, la pelle sembra più fresca, gli occhi brillano. Succede quando il colore è in armonia con te. E oggi parliamo di uno di quei colori speciali: Winter Sky, il colore della primavera che non può mancare dentro al tuo armadio.”

“Questo azzurro fresco e cristallino ha tonalità pastello, ma è più luminoso e meno polveroso. Ha quella leggerezza elegante che non appesantisce mai il look, ma lo rende raffinato e attuale.”

“Ma a chi sta bene davvero? Non a tutte! Questo azzurro delicato è perfetto per chi ha un incarnato freddo, chi ha la palette fredda. E sai perché? Perché quando il colore è giusto, non copre, non spegne, ma esalta.”

“E i capelli? Conta anche il loro colore? Assolutamente sì! Anche i capelli devono essere in palette cosi Winter Sky si armonizza alla perfezione. È come una sinfonia: tutto si lega con equilibrio, senza stonature.”

“E se invece hai una pelle calda, dorata, ambrata? La tua palette è calda? Allora meglio scegliere un altro azzurro: magari un azzurro più caldo. Perché la vera forza che emaniamo attraverso i colori è sapersi valorizzare con i colori giusti.”

“Winter Sky non è solo un colore, è anche un’emozione: calma, fiducia e serenità. Psicologicamente, ti fa sentire più sicura di te e ti dà quella sensazione di freschezza che ti accompagna tutto il giorno.”

“Quindi, ti piace Winter Sky? Scrivimi nei commenti se pensi che sia il colore giusto per te!”

 

 

Hair positivity

Hair positivity

I Nostri Capelli Raccontano Chi Siamo

C’è una forza silenziosa che vive tra le ciocche dei nostri capelli. Una storia, un’emozione, un frammento di identità che si intreccia ogni giorno con il nostro vissuto.
La hair positivity è questo: imparare ad amare i nostri capelli per ciò che sono. Non per come dovrebbero essere, non per come gli altri li vorrebbero. Ma per ciò che esprimono, per ciò che ci ricordano. Perché ogni riccio, ogni filo bianco, ogni piega ribelle è parte di noi.

I Capelli Parlano la Nostra Lingua

Ci sono giorni in cui li sentiamo leggeri, fluenti, pieni di vita. Altri in cui sembrano non volerci ascoltare. E va bene così. Perché anche i nostri capelli, come noi, cambiano, crescono, si trasformano. A volte tagliarli è un atto di coraggio. Altre, lasciarli andare è un segno di rinascita.
Ogni scelta che facciamo su di loro è una dichiarazione d’amore o un gesto di liberazione. Ma chiediamoci sempre: lo facciamo per noi… o per paura di non piacere?

Liberarsi dai Giudizi, Risplendere nella Verità

Viviamo in una società che ci ha insegnato a nascondere ciò che è fuori dagli schemi: il capello troppo crespo, troppo bianco, troppo riccio, troppo naturale.
Ma chi ha deciso cosa è “troppo”?
L’hair shaming ci ha tolto voce. L’hair positivity, invece, ce la restituisce. È il coraggio di mostrare la nostra verità, con orgoglio. È dire al mondo: “Questa sono io. E non ho nulla da cambiare.”

Rompere i Stereotipi, Una Ciocca alla Volta

I capelli bianchi non sono trascuratezza. Sono saggezza, vita vissuta.
I capelli corti non sono mascolini. Sono audacia, autenticità.
I ricci non sono disordine. Sono energia, libertà.
Ogni pregiudizio che cade è un passo verso una bellezza più vera, più profonda. E ogni volta che scegliamo di non piegarci agli standard, stiamo scegliendo noi stesse.

Primavera: La Stagione della Libertà

La primavera ci chiama al cambiamento. E anche i nostri capelli lo sentono. È il momento di lasciarli liberi, naturali, vivi. Di accoglierli nella loro forma più pura, senza forzarli, senza domarli.
Lasciamo che si muovano con il vento, che parlino di chi siamo diventate. Di quanto abbiamo imparato ad amarci.

Perché Amare i Propri Capelli È Amare Sé Stesse

Non esiste un solo modo di essere belle. Esiste solo il nostro modo.
E i nostri capelli, così come sono, sono parte di questa bellezza unica e irripetibile.
Accettarli, coccolarli, lasciarli esprimere… è il gesto più intimo che possiamo fare per noi stesse.

E tu? Hai mai provato ad ascoltare davvero i tuoi capelli?
Hai mai lasciato che parlassero per te, senza filtri, senza doverli correggere?

Se senti che è arrivato il momento di riscoprire la tua bellezza autentica, di riconciliarti con la tua immagine e iniziare a volerti bene partendo proprio da lì…
Io sono qui per accompagnarti.

Attraverso percorsi su misura, tagli pensati per te, colori che esaltano chi sei davvero, ti aiuterò a ritrovare armonia, sicurezza e libertà.

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Perché ogni donna merita di sentirsi bella… a modo suo.
E tutto può iniziare proprio dai tuoi capelli.

La libertà della danza e dei piedi nudi

La libertà della danza e dei piedi nudi

Isadora Duncan

Ci sono storie che non parlano solo di arte, ma di libertà. Una di queste è la storia di Isadora Duncan, la donna che ha osato danzare a piedi nudi, rivoluzionando per sempre il modo di vivere il corpo e la bellezza.
In un’epoca in cui la danza era incasellata in rigide regole, in costumi stretti e scarpette di gesso, Isadora ha scelto di liberare il corpo, restituendogli la sua voce più autentica.

Liberare il corpo per liberare l’anima

Per Isadora, il corpo non era un oggetto da esibire, ma un vero e proprio strumento espressivo, un ponte tra l’anima e la terra. Via tutù, corsetti e punte. La danza doveva diventare un atto di verità, capace di esprimere passione, gioia, dolore, fede e speranza.
Ogni movimento nasceva dal respiro e dal battito interiore, un dialogo profondo tra corpo, anima e natura.

I piedi nudi: simbolo di riconnessione e autenticità

Danzare a piedi nudi era molto più di una scelta estetica: era una dichiarazione di libertà. I piedi, anziché fuggire il contatto con la terra, come accadeva nel balletto classico, diventavano il punto di connessione con la realtà, con l’energia pulsante della vita.
Isadora Duncan credeva nella bellezza del piede umano, non come elemento da nascondere o costringere, ma come radice di espressione e creatività.

Eleganza è consapevolezza

La storia di Isadora ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il corpo e con le scelte che facciamo ogni giorno, dalla moda alle piccole abitudini. Ci chiede di domandarci: quanta libertà c’è nelle nostre scelte di stile? Quanto ascoltiamo il nostro corpo?
Forse la vera eleganza non è adattarsi a ciò che ci viene imposto, ma trovare la nostra danza personale, il nostro modo unico di camminare nel mondo, con autenticità e consapevolezza.

Concludendo: la bellezza di essere libere

Isadora Duncan ci ha lasciato una grande eredità: la bellezza non sta nella perfezione, ma nella verità di un corpo che si esprime senza paura.
Che si tratti di un abito, di un paio di scarpe o di un gesto quotidiano, la vera eleganza è sentirsi libere di scegliere, libere di essere.

Scopri la tua danza personale

Ogni donna merita di sentirsi libera e autentica nella propria immagine. Non è il corpo a doversi adattare agli abiti o alle mode, ma lo stile a raccontare chi sei davvero.
Se senti che è arrivato il momento di liberare la tua bellezza naturale e scoprire uno stile che ti rappresenta davvero, ti invito a conoscere il percorso di Consulenza di Immagine Consapevole.

Ripartiamo dai tuoi passi, insieme.
Contattami per iniziare il tuo cammino di stile libero e autentico.

 

Truccarsi o no?

Truccarsi o no?

La bellezza come scelta personale

La domanda “Truccarsi o no?” è un tema spesso discusso, soprattutto sui social, dove talvolta si rischia di cadere nel body shaming. Parliamo di giornaliste come Lilli Gruber, che cura ogni dettaglio della sua immagine, e Giovanna Botteri, che si mostra più naturale. Ma quale delle due scelte è la migliore? O forse entrambe hanno un valore da considerare?

Come consulente d’immagine, non voglio entrare nel merito di chi abbia ragione o torto, ma riflettere sui diversi approcci all’immagine e alla cura di sé. Ognuno di noi vive il proprio corpo e la propria bellezza in modo unico, e il trucco è solo uno degli strumenti attraverso cui ci esprimiamo.

Perché ci trucchiamo?

Il trucco non è solo una questione estetica: è anche un modo per comunicare qualcosa di noi agli altri. Già gli antichi Egizi usavano il trucco per valorizzare il proprio aspetto, anche nella vita dopo la morte, come testimoniano i ritrovamenti nelle tombe. Oggi, come allora, il corpo è il nostro punto di contatto con il mondo. Sia che scegliamo di truccarci o meno, la cura del nostro aspetto comunica un messaggio agli altri.

Ogni persona ha la possibilità di scegliere come presentarsi: a volte per esprimere il proprio Sé pubblico, altre per celebrare il Sé privato. C’è chi ama curare la propria immagine anche nella vita quotidiana e chi, invece, preferisce un aspetto naturale e autentico.

Il volto come strumento di comunicazione

Il volto è la parte del corpo che parla di più di noi. Con gli occhi comunichiamo emozioni, interesse, attrazione. La bocca, legata alla sensualità, può essere valorizzata o espressa in modi diversi. La pelle, infine, è il nostro primo confine con il mondo, il punto di partenza della nostra identità.

Nel corso della vita, l’adolescente può usare il trucco per esplorare la propria identità, enfatizzando una parte di sé, come le labbra o gli occhi, a seconda di come desidera essere percepito.

Le motivazioni inconsce dietro il trucco

Il trucco ha radici profonde nel nostro inconscio. Ci ricorda i primi momenti di cura materna, quando qualcuno si prendeva cura di noi. È anche un modo per esprimere potere, prestigio e creatività, a seconda di come lo usiamo. Il trucco diventa un gioco, una forma di espressione che ci permette di sperimentare diversi “Sé”: quello seduttivo, quello più naturale, quello professionale.

Diversi tipi di trucco, diverse intenzioni

Il trucco non ha solo un obiettivo estetico, ma anche un significato profondo. Possiamo scegliere di valorizzare ciò che ci piace di noi, di trasformarci per un’occasione speciale, o di camuffare qualcosa che non ci piace. Può essere leggero, per una bellezza discreta, oppure più pesante, per modificare l’aspetto in modo significativo.

Il trucco che fa bene

Quando il trucco aiuta a sentirci meglio con noi stessi, aumenta l’autostima. Ci permette di esprimere la nostra identità autentica e di avvicinarci al nostro ideale di bellezza. Tuttavia, se il trucco diventa una fuga dalla realtà, cercando di raggiungere un ideale di perfezione irraggiungibile, può portare a frustrazione.

Cura di sé: una scelta personale

Curarsi o non curarsi? Il trucco, come tutti i gesti di cura di sé, riflette il nostro atteggiamento verso il corpo. C’è chi lo fa come un atto di amore verso sé stesso, chi per piacere agli altri, e chi preferisce non dedicare tempo alla propria cura. Ogni scelta è legittima, purché ci porti benessere e soddisfazione.

Alla fine, la bellezza è una questione di come ci sentiamo con noi stessi. Truccarsi o non truccarsi è solo una parte del viaggio verso il benessere e l’autenticità.