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Non serve la consapevolezza se non fai l’azione (stretching mentale)

Non serve la consapevolezza se non fai l’azione (stretching mentale)

Consapevolezza

Scritto da: Redazione

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Non serve la consapevolezza se non fai l’azione (stretching mentale)

Quando diciamo stretching pensiamo immediatamente ad una serie di esercizi per predisporre il nostro corpo ad un allenamento muscolare, in modo da renderlo più tonico. Più dinamico, più atletico. E questa attività ci fa sentire bene, in forma. Forse non lo sai, ma esattamente allo stesso modo è possibile fare stretching mentale. Vale a dire allenare la nostra mente ad una nuova consapevolezza di sé che ci farà star meglio dentro. E vederci ed essere visti meglio anche da fuori.

Perché fare stretching mentale significa abituarsi ad uscire dai propri schemi mentali e comportamentali precostituiti e rimettersi in gioco. Significa abbandonare la pigrizia che ci trasciniamo dietro nel nostro modo di vederci e provare a cambiare prospettiva. Cosa vogliamo davvero? Chi siamo veramente? Porsi queste domande cercando di trovare giorno dopo giorno una risposta autentica e sincera su noi stessi, anche se sconvolgente. Questo è il vero stretching mentale, raggiungere la profonda consapevolezza di sé.

Un allenamento quotidiano fatto di scelte

Per essere belli e piacersi bisogna rischiare ed uscire dalla propria confort zone, usare tutta la propria determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati. Non scoraggiarsi, anzi. Vincere la negatività di quei pensieri che vogliono solamente affossarci e farci rimanere come siamo senza cambiare nulla. Invece possiamo fiorire. Anzi, ce lo meritiamo e dobbiamo pretenderlo. E per farlo non c’è altra strada che la consapevolezza: porsi una meta e raggiungerla. Lavorando ogni santo giorno per questo, passo dopo passo.

Un gradino alla volta. Il nostro lavoro di stretching mentale dovrà procedere inesorabilmente come un fiore che fiorisce a primavera. Nascendo da dentro, crescendo e germogliando sino a dischiudere al mondo la nostra vera bellezza. E questo lo facciamo scegliendo di cambiare. Scegliendo di essere ogni giorno un po’ più nuovi e un po’ più veramente noi. Mettiamo positività e ottimismo nelle piccole e grandi scelte della vita quotidiana. Avendo come fine di realizzare ciò che veramente vogliamo. Dobbiamo mettere il nostro vero io in ogni singola scelta e azione, altrimenti resta solo il nulla. Come diceva uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, Pablo Picasso, solo l’azione è la chiave per ogni successo.

Come mettere in pratica lo stretching mentale

Ti dirò come faccio io, che prima di farlo per lavoro lo faccio per me stessa. Poniti degli obiettivi. Hai delle cose da fare? Aumentale, mettici sempre qualcosa in più, e raggiungila. Ad esempio, io mi sono appena prefissata un obiettivo di crescita in 16 giorni da oggi. Sedici giorni in cui ho aggiunto alla mia già grande lista di cose da fare, altre mete da raggiungere. E so che tutto questo mi farà bene, servirà ad aumentare la consapevolezza che ho di me.

La mia autostima, il mio rispetto per me stessa. E so già che alla fine di questi sedici giorni mi vedrò più bella. Perché lo sarò veramente diventata. Perché avrò sfidato il confine dei miei limiti e lo avrò raggiunto superandolo. Crescendo, dunque. Fiorendo come un fiore. Perché, come dico sempre io, le perle non si trovano in riva al mare. Per averle, devi andare in profondità.

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